La scoperta della marijuana
Forse non è corretto parlare della scoperta della marijuana, quanto invece della scoperta dei suoi effetti psicotropi.
Potrà sembrare assurdo, ma prima di arrivare a questa scoperta, l’essere umano ha fatto un ampio utilizzo di questa pianta nel corso della storia. A questo punto conviene quindi dare uno sguardo alle antiche origini della marijuana, la sua diffusione in Europa e a chi ha scoperto i suoi effetti psicotropi.
Cannabis: una pianta dalle origini antiche
Prima di tutto bisogna fare una piccola precisazione. Quando parliamo di canapa e marijuana, stiamo parlando in ogni caso della cannabis (Cannabis Sativa Linneus), una pianta che si ritiene venga utilizzata fin dai tempi del Neolitico.
Alcuni semi ritrovati fossilizzati all’interno di una grotta in Romania confermano l’uso della cannabis fin dalla preistoria. Nelle civiltà antiche come Assiri, Sciti e Traci, la cannabis era conosciuta per le sue proprietà psicoattive e veniva utilizzata durante i riti religiosi. L’antica Cina fu uno dei primi popoli ad interessarsi alle proprietà curative della canapa. Il padre della medicina cinese Shen Nung ha riportato la descrizione di questa pianta all’interno di un testo di medicina, datato 2700 a.C. Prima ancora di scoprire gli effetti della canapa sull’essere umano, sicuramente i primi utilizzi furono tessili. La cannabis fornisce una fibra molto resistente, infatti, è stata ampiamente utilizzata dalle repubbliche marinare per fabbricare corde e vele per le flotte di guerra.
Grazie al commercio e alle migrazioni delle popolazioni nomadi asiatiche, la cannabis è sbarcata nel mediterraneo e nell’Europa occidentale. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, sembra che la cannabis sia stata introdotta nel nuovo continente dalle colonizzazioni post Colombo. Allo stesso tempo, alcuni ritrovamenti all’interno delle tombe peruviane del 1500 a.C. fanno pensare che in America Latina la canapa fosse già diffusa.
La diffusione in Europa della cannabis
Non è chiaro quando avvenne esattamente la diffusione della cannabis in Europa, ma ci sono prove sparse del suo utilizzo. Nelle isole britanniche i Celti e i Pitti erano soliti coltivarla ed utilizzarla regolarmente. Alcune fonti testimoniano l’uso della cannabis in Grecia già nell’800 a.C. Nell’Antica Roma, Plinio il Vecchio ha menzionato le proprietà terapeutiche di questa pianta nella Naturalis Historia. Nel Medioevo l’utilizzo della cannabis proseguì liberamente fino al 1484, quando la chiesa ne vietò il consumo ai fedeli tramite una bolla papale.
In Europa all’inizio circolava principalmente la cannabis sativa. Solo nell’800 arrivò anche la cannabis indica, forse grazie a Napoleone, che era incuriosito dalle sue proprietà antidolorifiche e gli effetti sedativi. Nel 900, specialmente durante la seconda guerra mondiale, si diffuse l’utilizzo della canapa per ottenere degli esplosivi, ricavandoli dalla nitrocellulosa.
Chi ha scoperto gli effetti della marijuana?
Dopo aver visto come la diffusione della cannabis sia avvenuta in diversi punti del globo, specialmente per i suoi ampi utilizzi nel campo tessile e farmaceutico, viene da chiedersi: chi ha scoperto i suoi effetti psicotropi e quando?
Per scoprirlo, un team di ricercatori cinesi e tedeschi ha analizzato pietre di diversi bracieri di legno rinvenute in 8 tombe del cimitero zoroastriano di Jirzankal. I risultati delle analisi hanno mostrato come la cannabis contenesse alti livelli di THC (tetracannabinolo, un potente composto psicoattivo). Secondo gli studiosi, i popoli vissuti in quell’era conoscevano le proprietà psicoattive della pianta e selezionavano gli esemplari con un alto contenuto di THC.
Ulteriori analisi effettuate con la spettrografia di massa, hanno rivelato una miscela di cannabis che presentava una grande quantità di tetracannabinolo. Si ipotizza, quindi, che la marijuana venisse assunta durante le cerimonie di sepoltura, con l’obiettivo di comunicare con il defunto o le divinità.
Il proibizionismo commerciale
Negli anni 30 del secolo scorso, ci fu un grande interesse per gli usi industriali della canapa. Henry Ford creò la Hemp Body Car, un prototipo di automobile in cui parte della carrozzeria era composta parzialmente da fibre di canapa e utilizzava come carburante l’etanolo di canapa. L’industria grazie all’uso della cannabis poteva diventare ecosostenibile, ma la catena americana Hearst (leader nella fabbricazione di carta) era fortemente contraria, perché comprometteva il suo business derivante dalla legna degli alberi.
Per questo motivo, la cannabis venne messa volutamente in cattiva luce per le sue proprietà psicoattive, così da eliminare un potenziale nemico. Basti pensare che la parola marijuana (termine volutamente messicano) venne coniata proprio in questo periodo per sminuire ulteriormente la cannabis. Non è un segreto che il Messico a quei tempi fosse un nemico importante per gli Stati Uniti, quindi, gli americani colsero questa occasione per spargere informazioni false e strumentalizzare negativamente la marijuana. La demonizzazione della cannabis iniziò ufficialmente nel 1937 con la legge che proibiva la coltivazione della canapa per qualsiasi scopo, sia industriale sia farmaceutico.
Spero che questo articolo abbia soddisfatto la tua curiosità sulla scoperta della marijuana e le sue origini antiche, sulla diffusione in Europa della cannabis e com’è nata la sua demonizzazione.